La storia
Il “BIG GAME ITALIA”, costituitosi il 3/12/88, è un’Associazione Nazionale che riunisce gli appassionati della PESCA D’ALTURA che intendono questa pratica sportiva, non come indispensabile ed obbligatoria cattura di un pesce ad “ogni costo” e quindi con qualsiasi mezzo, bensì come “competizione” leale mediante l’utilizzo di attrezzature così “leggere” da consentire alla preda elevatissime possibilità di vittoria. Il tempo, la passione e l’esperienza che aiutano l’uomo a maturare, a migliorare e soprattutto ad avere un sempre maggior rispetto verso le creature che abitano gli abissi del mare, hanno portato il BIG GAME ITALIA verso nuove “filosofie” di pesca. Perché, se le tecniche di pesca sono leali, maggiormente le stesse debbono tendere ad una collaborazione con la “scienza” e la “ricerca” per la salvaguardia della fauna marina, per la protezione ecologica del mare e per una sempre maggiore conoscenza della vita e delle abitudini dei suoi abitanti.
Pescatori e biologi, binomio indispensabile per lo studio di squali e tonni
Pescatori sportivi che effettuano il tag & release, e biologi marini impegnati nello studio degli squali, hanno intrapreso una proficua collaborazione nei progetti di ricerca MED-TAG (per la marcatura degli squali nel mediterraneo) e BABY-SHARK (per la marcatura degli squali neonati).
Il BIG GAME ITALIA, dunque, prescrive ai suoi associati il TAG and RELEASE. Cioè, la marchiatura dei pesci ed il loro immediato rilascio. La marchiatura che avviene mediante un punzone, quasi indolore, fermato con un’opportuna asta sotto la pinna dorsale di squali e tonni. Il punzone è collegato ad un piccolo contenitore di plastica dove c’é inserito un numero di codice.
Pescato il pesce, i soci del BIG GAME ITALIA ne stimano le dimensioni ed il sesso che trascrivono, insieme al luogo ed alla data della cattura, su una scheda destinata agli archivi scientifici del BIG GAME ITALIA stesso ed alla NOAA (National 0ceanic and Atmospheric Administration) del Dipartimento per il Commercio degli Stati Uniti. Quando il pesce sarà ripescato, tramite il numero della punzonatura sarà analizzata la scheda corrispondente e confrontata con la nuova, compilata da chi ha fatto la seconda cattura. Si avranno così importanti dati per studiare la crescita e la migrazione dei pesci.
Per le finalità suddette, il BIG GAME ITALIA persegue il PROGETTO MED-TAG (Mediterranean Tagging) che si realizza, fra l’altro, in una “giornata delle catture e “punzonature” quando tutti i soci, al largo delle coste d’appartenenza, celebreranno il “Tagging Day”.
Al progetto “Med Tag” parteciperanno gli istituti scientifici ICRAP (Istituto Centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata alla pesca marina) e l’istituto TETHIS (Difesa Ambiente Marino); importante è anche la collaborazione con le principali riviste del settore.
La collaborazione scientifica perseguita dal BIG GAME ITALIA determina, come si é scritto, il suo impegno ecologico: i soci si battono ed operano per il risanamento del mare dagli inquinamenti. Infatti, con il patrocinio dell’Acquario Civico di Milano, il più importante d’Italia, svolgono il progetto PRIONACE per lo studio della nutrizione degli squali che permette di determinare utilissime nozioni sullo stato e sul tipo degli inquinamenti.
Come si marca
L'attrezzatura
Sono necessari i punzoni numerati (tags), di dimensioni diverse, le relative cartoline, un’asta porta-punzoni e il piccolo applicatore per mini-tag. Su richiesta dei pescatori il materiale sarà fornito da Big Game Italia. Ogni punzone è costituito da una parte metallica (il punzone vero e proprio) e da una capsula in plastica contenente un piccolo foglietto, con un numero (lo stesso che è stampato sulla cartolina) e un breve messaggio con le istruzioni per restituire il punzone.
Come si marca
1] L’agler, dopo la ferrata, tira lo squalo sotto bordo senza stancarlo eccessivamente, mentre lo skipper tiene la barca in leggero movimento, così che lo squalo possa respirare e rimanere calmo. Nel frattempo chi dovrà marcare (il tagger) prepara l’attrezzatura, infilando la parte metallica del punzone nell’apposita fessura dell’ago porta-punzoni in cima all’asta.
2] Sferrando con l’asta un colpo secco all’animale vicino alla prima pinna dorsale il tagger inserisce sotto pelle la parte metallica del punzone, marcando in questo modo lo squalo.
3] Si libera lo squalo, tagliando il filo il più vicino possibile all’amo.
4] Immediatamente dopo il tagger o una terza persona deve compilare la cartolina indicando la specie, la lunghezza, il luogo di cattura ed altre semplici informazioni.
5] Un volta a terra, si spedisce la cartolina a Big game Italia oppure si compila il modulo dedicato direttamente on-line, clicca qui per aprire il modulo
Consigli utili per diventare un ottimo
TAGGER TEAM
1] Abituatevi a usare l’attrezzatura per marcare facendo delle prove su pesci “da pescheria”. Chiedete consiglio a chi marca già da anni.
2] Pianificate le uscite e suddividete i compiti all’interno del team.
3] Non scoraggiatevi se le prime volte avrete degli insuccessi: per diventare bravi occorre un pò di pratica e di attenzione. Una punzonatura fatta con cura garantisce ottimi risultati.
4] Ferrate prontamente, in modo che il pesce non ingoi l’amo, altrimenti ridurrete le probabilità di sopravvivenza della preda.
5] Evitate di combattere a lungo con il pesce poichè potrebbe morire. Usate fili pesanti riducendo così le probabilità di “perderlo”.
6] Se dovete marcare piccoli squali non dimenticate che sono dei neonati!
7] Attenzione a non ferire i pesci nella addominale. Non usate assolutamente raffi per immobilizzare l’animale durante la cattura e la marcatura. Una piccola ferita interna può provocare la morte anche di esemplari di grosse dimensioni.
8] Se catturate un pesce già marcato tagliate e conservate il tags, applicandone uno nuovo.
9] Tagliate sempre il terminale. Tentare di estrarre l’amo provocherebbe danni certi all’animale.
10] Prestate massima attenzione nel valutare l’animale e compilare la cartolina di marcatura. Consultate il fac-simile che vi verrà fornito con l’attrezzatura per marcare.
11] Rilevate i dati durante la marcatura e compilate la cartolina immediatamente dopo il rilascio, consultandovi con il team.
12] Documentatevi per riconoscere le specie e non sovrastimate la lunghezza.